Questo libro è dedicato a mia madre immortale, al grande spirito dei Martiri della Nazione Curda; agli avvocati, agli attivisti, a tutti coloro che si battono per la difesa dei Diritti Umani, dovunque si trovino; a coloro che hanno pagato con il sacrificio della vita per essere stati capaci di dire “NO”; a tutti coloro che amano e lottano per la pace, la tolleranza, la sicurezza delle nazioni del mondo; all’onestà, all’innocenza, all’altruismo; ai milioni di Curdi che, nell’estate del 1991, durante la deportazione di massa, laceri e affamati, mentre marciavano sotto il tiro dei loro carnefici, mormoravano: “Io non sono un rifugiato, io non sono un esiliato: questa è la mia terra e io cammino in lei”.
Una storia molto interessante, ma lo stesso tempo è drammatico. Complimenti agli autori e all'editore.